È bastata solamente una partita al diciottenne attaccante guineano Moustapha Cissé per conquistare le luci della ribalta. Nella partita tra Atalanta e Milan primavera ha messo a segno una doppietta contribuendo in maniera significativa alla vittoria dei nerazzurri per 3-1 e mostrando fisico, numeri e facilità di gioco degna di un grande giocatore. Il movimento con cui beffa l’intera difesa milanista sul primo gol e il tiro potente di destro da fuori area da cui è scaturita la seconda marcatura sono lì a testimoniare l’enorme talento. Il suo acquisto, da parte dell’Atalanta, è avvenuto sottotraccia; infatti, fino a domenica scorsa quasi tutti si chiedevano chi fosse. Cissé arriva dalla Rinascita Refugees, squadra della provincia leccese nata con l’intento di unire in una squadra i rifugiati politici e ha avuto la sua fondazione nel 2015 grazie a un accordo tra FIGS ed ENI (e che a oggi coinvolge circa 500 minori stranieri richiedenti asilo). L’operazione è stata portata avanti dall’avvocato Roberto Nitto e avvallata da coach Niang Mbaye Hassane, uno dei principali responsabili della società di Copertino. L’Atalanta è sicuramente una grossa opportunità per il giovane, venuto in Italia alla ricerca di una nuova vita, ed è sicuramente anche una grande vetrina per una piccola società che punta a valorizzare il fattore umano sopra ogni altro valore.