La Commissione per i Diritti Umani era un organo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), nato nel 1946, nell’immediato dopoguerra, in seguito agli eccidi e ai massacri perpetrati, seguiti al secondo conflitto bellico. Era costituita dai membri 53 Stati. I suoi componenti erano scelti, a rotazione, tra tutti gli aderenti all’ONU. La Commissione era nata con l’obiettivo di incoraggiare e supportare concretamente il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

I lavori della Commissione dei Diritti Umani dell’ONU

Il primo compito della neonata Commissione fu quello di stilare il testo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, approvata poi il 10 dicembre 1948. Le riunioni dell’organo ONU si tenevano a Ginevra una volta l’anno, ma le sessioni di lavoro avevano una durata di 6 settimane. Oltre alla stesura della Dichiarazione dei Diritti Umani, i progetti iniziali stabilivano come la Commissione avrebbe dovuto portare alla realizzazione di accordi internazionali, dal contenuto obbligatorio e vincolante.

Tuttavia, nonostante gli sforzi, l’organo dell’ONU riuscì nella realizzazione di questo progetto soltanto nel 1966, quando si giunse all’elaborazione e alla stipula di patti internazionali. Si trattava di due diversi trattati: il Primo Protocollo Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici e il Patto Internazionale sui diritti economici, sociali e culturali. L’elaborazione di questi due importanti protocolli permise alla Commissione di ottenere un riconoscimento da parte del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Uniti. Infatti, alla Commissione fu attribuita la competenza nell’occuparsi della violazione dei diritti umani, mettendo in pratica utili strumenti per la loro tutela.

Cos’è l’ECOSOC

L’ECOSOC è un organo in seno all’ONU, con competenze in tema di relazioni e questioni internazionali di natura economica, sociale, culturale, educativa e sanitaria, oltre che con competenze di organizzazione delle attività economiche e sociali dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Anche se formata dai rappresentanti degli Stati membri dell’ONU, la Commissione per i Diritti Umani è stata sempre molto disponibile al dialogo e al confronto, soprattutto nei confronti delle ONG. Queste ultime, infatti, molto spesso sedevano al tavolo della Commissione, avanzando proposte e documenti scritti e attivando dibattiti sulle iniziative da portare avanti in tema di rispetto e tutela dei diritti umani.

Sul finire del XX secolo, la Commissione iniziò a supportare i paesi membri, offrendo anche assistenza tecnica, principi da seguire, pareri sul tema dei diritti umani, usando il bagaglio di conoscenze, che si è formato con il lavoro portato avanti negli anni. Negli ultimi tempi, invece, la Commissione per i Diritti Umani si è concentrata in modo particolare sulla tutela dei diritti economici, culturali e sociali, priorità stabilite anche nella Dichiarazione e nel Programma d’Azione della Conferenza sui diritti umani di Vienna del 1993.

Infatti, in quel periodo, l’operato della Commissione ha avuto come obiettivi fondamentali soprattutto il diritto allo sviluppo e ad idonee condizioni di vita, i diritti delle minoranze, delle donne e dei bambini, senza trascurare la tutela del diritto alla pace e alla sicurezza.

Che cos’è l’UNHCR

Nel 2006, infine, la Commissione ha smesso la sua attività e si è trasformata nel Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite (UNHCR), che ha sede a Ginevra e lavora in stretta collaborazione con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani. L’UNHCR è costituito, invece, da 47 Stati , eletti a scrutino segreto dall’Assemblea Generale a maggioranza dei suoi membri.